L’ultimo ballo di Cinzia Arioli

Classe 1984, nata a Magenta, è stata di casa in Sardegna giocando in serie A1 con Cus Cagliari e Dinamo Sassari, da capitana.
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Classe 1984, nata a Magenta, è stata di casa in Sardegna giocando in serie A1 con Cus Cagliari e Dinamo Sassari, da capitana. Con presenze in Nazionale azzurra e in altre realtà sportive italiane, ha chiuso la carriera a 40 anni al Basket Canegrate, formazione che l’ha accolta per l’ultimo ballo da professionista nella Serie B lombarda.

Ha infuso competenza, passione, voglia di applicarsi, imparare e trasmettere alle altre giocatrici.

Grazie di tutto Cinzia!

È il momento che un atleta vorrebbe non arrivasse mai…ma alla fine arriva..lo senti, lo percepisci e per quanto sia difficile è come se venissi avvolto da una sensazione di serenità! Soprattutto perché consapevole di aver dato tutto per questo fantastico sport!

Ho iniziato a 6 anni un po per caso e da allora non sono mai riuscita a farne a meno nonostante i momenti no, le sconfitte che bruciano, gli infortuni, l’emozione che quella palla mi dava ogni volta che l’avevo tra le mani era come se cancellasse tutto il negativo!

È stato un viaggio lunghissimo in cui la Sardegna è stata per tanto tempo la mia casa! Al Cus ho provato grandissime emozioni..quella squadra creata in A2 da Marcello Vasapollo e Stefano Arrica resterà uno dei gruppi migliori in cui abbia mai giocato! Poi il salto alla DinamoSassari… esperienza bellissima partita da 0 e culminata con l’Eurocup.

E poi Selargius, La Spezia, Viterbo, Chieti, Pontedera… tutti coloro che hanno fatto parte di questo viaggio mi hanno lasciato un qualcosa di indimenticabile!

Un grazie speciale poi va al Basket Canegrate che mi ha accompagnata nell’ultima tappa di questo percorso! Ho avuto l’onore e la fortuna di trovare delle compagne speciali che non mi hanno mai fatto mancare il sorriso!

Quando a 6 anni ho preso in mano quella palla non avrei mai immaginato di arrivare fin qui e sono orgogliosa di tutto ciò che ho fatto… senza rimpianti!

Sono grata alla mia famiglia che nonostante tutto mi ha sempre supportato e sopportato anche quando sembrava non valerne la pena!

Cinzia