Beppe Caboni: proposte per un contropiede senza distinzione di ruoli

Idee di contropiede senza ruoli predefiniti per le prime categorie giovanili (Under 13 e Under 14), nel quale tutti i giocatori possono cimentarsi in tutte le posizioni durante le fasi dello sviluppo.
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Coll’intento di dotare i ragazzi di una formazione tecnica la più completa possibile, abbiamo pensato, per le categorie giovanili (Under 13 e Under 14) a un’idea di contropiede senza ruoli predefiniti, nel quale tutti i giocatori possono cimentarsi in tutte le posizioni durante le fasi del suo sviluppo.

All’interno del nostro stile di gioco il contropiede occupa la prima parte del possesso offensivo (i primi 8 secondi); l’obiettivo generale è attaccare l’area dei 3 secondi nel minor tempo possibile attraverso gli strumenti della velocità e della spaziatura, quest’ultima tale da garantire ampi spazi per l’utilizzo della penetrazione in palleggio. Come appena detto, vogliamo giocare in contropiede nei primi secondi del possesso, e vogliamo farlo tanto dopo la conquista di un rimbalzo quanto dopo un canestro subito (e, ovviamente, ed a più forte regime, dopo una palla rubata).

Vediamo quindi lo sviluppo in entrambe le circostanze.

1 – Da rimbalzo

Nel momento in cui il rimbalzista (4 nel diagramma) si assicura il possesso della palla, il giocatore più vicino al canestro opposto (3 nel diagramma) sprinta nella corsia centrale (il tunnel dell’area, al centro delle due corsie interne, diagramma 2) con l’obiettivo di ricevere un lancio lungo e, in seguito, posizionarsi nell’angolo corto dell’arco sul lato opposto alla palla.

I restanti tre giocatori (1, 2 e 5 nel diagramma) corrono verso la linea laterale a loro più vicina; i primi che, nella loro corsia laterale, non vedono nessuno davanti a loro, sprintano nella stessa guardandosi la spalla interna.

Il terzo (5 nel nostro caso) sprinta verso il gomito più vicino alla palla per ricevere in corsa il passaggio di apertura da 4 (meglio se sopra il gomito).

Diagramma 1
Diagramma 2

1 e 2 corrono fino alla tangente dell’arco dei tre punti finché 5 non oltrepassa la linea di metà campo (diagramma 3); se si posizionasse subito in angolo sarebbe molto difficile per 5 passare loro la palla (passaggio troppo lungo) e ciò renderebbe facile a un difensore marcare due attaccanti (diagramma 4). In caso di ricezione, 2 attacca senza riluttanza l’area dei 3 secondi in palleggio, mentre 3 si posiziona sul lato opposto alla palla e 1 si abbassa sull’angolo opposto (diagramma 5).

Se, al contrario, 5 non riesce a passare loro la palla e supera la metà campo in palleggio, 1 e 2 si posizionano negli angoli (diagramma 5).

Diagramma 3
Diagramma 4
Diagramma 5
Diagramma 6

La conduzione di 5 avviene in una delle corsie interne, sempre cercando di conquistare il più possibile il centro (“tunnel dell’area”). Il posizionamento di 4 dipende dalla conduzione di 5: 4 si spazierà dietro a 5 ad un passaggio di distanza, mentre se 5 conquisterà il centro, 4 si posizionerà più vicino alla linea laterale (diagrammi 7 e 8).

Diagramma 7
Diagramma 8
Diagramma 9

Diamo al rimbalzista la possibilità di condurre direttamente in palleggio senza effettuare il passaggio di apertura (se questo dovesse essere negato dalla difesa). I ruoli di 4 e 5 si invertono naturalmente (diagramma 9).

In entrambi i casi, tanto in una conduzione con passaggi quanto in una col palleggio, la nostra spaziatura ci consente di giocare penetrando e scaricando attraverso le regole del nostro gioco a metà campo (diagrammi 10 e 11).

Vediamo nei diagrammi due esempi di spaziatura in caso di penetrazione dalle posizioni di guardia e di ala rispettivamente.

Come si può vedere, non c’è alcun bisogno di “mettere a posto” lo schieramento: 5 deve essere aggressivo cercando di attaccare il ferro e i suoi compagni devono spaziarsi intorno a lui reagendo ai movimenti della palla e agli aggiustamenti della difesa. Nel diagramma 12 un altro esempio di spaziatura durante una penetrazione.

Diagramma 10
Diagramma 11
Diagramma 12

 

2 – Da canestro subito

Apertura: 4, il giocatore più vicino alla linea di fondo, esce velocemente dal campo e fuori dal filo del tabellone per effettuare la rimessa. Per i restanti 4 giocatori valgono le stesse regole seguite nella situazione di rimbalzo esclusa, ovviamente, la conduzione diretta senza apertura.

La fase di conduzione è del tutto analoga al caso precedente (diagramma 13).

Diagramma 13

Ricordiamo che i numeri nei diagrammi non rappresentano ruoli ma solo la disposizione casuale dei giocatori nei due casi di rimbalzo difensivo e canestro subito.

In conclusione, il contropiede che abbiamo scelto di insegnare senza alcuna specializzazione di ruoli nelle prime categorie giovanili, occupa la prima delle 3 fasi che caratterizzano il nostro stile di gioco (1° fase: velocità, 2° fase: ri-creare un vantaggio, 3° fase: chiusura del possesso), tra loro connesse dal sistema di gioco basato su concetti di velocità, spaziatura e penetrazione in palleggio.

Beppe Caboni

Per approfondimenti, domande e chiarimenti: beppe.caboni@gmail.com

Sangavinese, classe 1966, Beppe Caboni è allenatore nazionale dal 2002. Attualmente è tecnico nel settore giovanile dell’Esperia Cagliari, formazione che – in passato – aveva guidato nel campionato nazionale di C1. Tra le sue esperienze anche Virtus Cagliari, Pontedera, Ancona e Alcamo (Serie A2 Femminile), Chieti (condotta alla promozione in A1 Femminile nella stagione 2011/2012), Olimpia Cagliari e Accademia Sestu (Serie B Maschile).