Il nuovo che avanza

Focus sulle giovani sarde più talentuose e promettenti che iniziano a ben figurare sui campi di serie A.
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Matilde Villa, Carlotta Zanardi, Marta Rossini, Angelica Castellani: sono solo alcuni dei giovani talenti che hanno tenuto banco nell’ultima stagione del basket femminile italiano tra Serie A1 e A2. Nonostante la pandemia, dunque, il movimento non teme il cambio generazionale, anzi: in rampa di lancio sembra esserci una nidiata di ragazze pronte a spiccare il volo proponendosi con credibilità ai massimi livelli.

E in Sardegna?

Come avevamo già preannunciato in un post dedicato a Sara Saias (2001, CUS Cagliari) e alla sua straordinaria prestazione nella delicata Gara 3 di playout contro Livorno, dalle nostre parti la situazione non è così stagnante come tanti raccontano. In altre parole, siamo ancora capaci di produrre giocatrici interessanti e futuribili. E in termini concreti, qualche risultato già si vede: Saias e Madeddu (entrambe 2001) sono state importantissime per la salvezza del CUS, e alle loro spalle inizia a guadagnare minutaggio e responsabilità Sorbellini. A Selargius è tornata su ottimi livelli Pinna (2001), mentre Pandori e Demetrio Blecic (2003) hanno portato avanti il loro rodaggio nella categoria. In casa Virtus Cagliari si sono affacciate, infine, Chiara Lai e Giulia Corda (2005), due prospetti che faranno sicuramente parlare di sè in futuro.

C’è un nuovo che avanza, insomma, e ha pure discrete credenziali. Noi ve lo raccontiamo con il supporto di chi, queste ragazze, le ha allenate nell’ultima stagione, ovvero i coach Xaxa (CUS), Fioretto (San Salvatore) e Ferazzoli (Virtus).

Iniziamo in ordine di classifica.

DENISE PINNA (Techfind San Salvatore Selargius)

Playmaker, 2001 – (30 presenze, 1.7 PPG, 9.9 MPG, season high: 8 punti vs Ponte Buggianese, maggior minutaggio: 27 minuti vs San Giovanni Valdarno).

Caratteristiche: «Denise è una playmaker che sta cercando ancora una sua collocazione tecnica ben definita – ci racconta coach Fioretto – credo che, come tantissime altre giovani in Sardegna, abbia risentito di un percorso giovanile che l’ha portata a giocare poche partite davvero probanti. Questa mancanza si è notata al momento dell’approccio con la categoria senior, in cui sono richieste certe capacità di lettura e di gestione dei tempi dell’attacco. Devo dire, però, che ha compiuto dei progressi abbastanza evidenti in questo senso nell’ultima stagione. Ha avuto carattere, e non è da tutti. La sua autostima è progressivamente aumentata, le compagne l’hanno riconosciuto e hanno riposto sempre maggior fiducia in lei. Deve credere in sé stessa fino in fondo e focalizzarsi sulla qualità delle sue apparizioni in campo, non tanto sulla quantità».

Punti di forza: «Il primo che mi viene in mente è senz’altro il ball handling. Lo aveva già sviluppato bene già in passato, e negli ultimi mesi abbiamo cercato di perfezionarlo correggendo qualche difetto sui cambi di mano. Le sue variazioni di velocità dal palleggio la rendono, potenzialmente, una regista con una buona quantità di punti nelle mani».
Spunti per il miglioramento: «Principalmente lo sviluppo del palleggio, arresto e tiro, in modo che possa diventare, per lei, un’opzione più continua e temibile per le difese avversarie. L’approccio al lavoro è un altro ambito in cui può apportare dei correttivi. Negli anni scorsi, forse, si aspettava di raccogliere qualcosa in più, e questo ha generato in lei un pizzico di disillusione. Può essere comprensibile, ma sono certo che riprenderà a dedicare ancora più tempo al miglioramento individuale».

MARTINA PANDORI (Techfind San Salvatore Selargius)

Ala piccola, 2003 – (28 presenze, 1.8 PPG, 8.6 MPG, season high: 7 punti vs La Spezia, maggior minutaggio: 28 minuti vs La Spezia)

Caratteristiche: «Credo moltissimo in lei e la ritengo la ritengo un prospetto davvero futuribile. Martina è come un computer: recepisce molto velocemente ciò che le viene chiesto. Sa cosa deve fare e lo esegue in maniera pedissequa. Ha grande fame di emergere e di migliorare e sono convinto che ci riuscirà. A mio giudizio è un “3” sullo stile di Ceccarelli, tanto per restare all’ultimo San Salvatore. Rispetto a Silvia, però, ha meno predisposizione naturale al tiro. In allenamento, comunque, ricopre tutti i ruoli, dall’uno al cinque».
Punti di forza: «Ha una naturale tendenza all’attaccare il canestro in penetrazione leggendo benissimo il close-out del difensore. Ha personalità e non esita un attimo prima di prendersi un tiro, anche se deve lavorare ancora su questo fondamentale. In difesa fa valere la sua forza fisica e non teme gli accoppiamenti con giocatrici più prestanti: è un vero e proprio mastino. Durante tutto l’anno mi ha impressionato per la capacità di tenere una concentrazione altissima e rispettare le consegne. Un’altra qualità che la può portare lontano è quella morale: si vede che proviene da una famiglia di sportivi capace di darle un certo tipo di educazione».
Spunti per il miglioramento: «Come anticipato, deve lavorare sul tiro da fuori, specialmente sulla velocità d’esecuzione. Attualmente ha ancora bisogno di troppo tempo e troppo spazio. In difesa parte da un’ottima base, ma ha necessità di migliorare la tecnica degli scivolamenti. In prospettiva credo possa diventare un’ala piccola con vocazione difensiva, ma la già citata tendenza a trovare sempre una linea per attaccare il canestro, la porterà a essere temibile anche in attacco».

CAMILLA DEMETRIO BLECIC (Techfind San Salvatore Selargius)

Ala forte, 2003 – (22 presenze, 1.0 PPG, 7.2 MPG, season high: 8 punti vs Ponte Buggianese, maggior minutaggio: 34 minuti vs Ponte Buggianese)

Caratteristiche: «Ha una struttura fisica importante e anche grande passione per la pallacanestro, e queste due caratteristiche la rendono sicuramente futuribile. Dobbiamo però ancora inquadrare alla perfezione la sua identità in campo. Nella mia visione è senza dubbio un “4” bidimensionale. Sfrutta bene il fisico, si butta a rimbalzo e ha fiducia nel suo tiro da fuori. Quest’anno ci sono state partite in cui ha saputo dare una mano enorme alla squadra, giocando con maturità per oltre 30 minuti quando El Habbab e Cutrupi avevano problemi di falli».
Punti di forza: «Non tante ragazze in Sardegna possono contare su una struttura fisica come la sua, questa è una cosa da tenere in grande considerazione. Va forte a rimbalzo ma “apre” anche il campo per tirare da lontano: è una ragazza animata da una fortissima determinazione sia in campo che fuori, visto che è pure una studentessa eccellente».
Spunti per il miglioramento: «A mio giudizio deve sviluppare maggiormente il suo gioco vicino a canestro. Ha dei buoni movimenti di piede perno, ma non li sfrutta ancora quanto dovrebbe. Negli ultimi tempi si è concentrata sul suo tiro da tre, ma vorrei indirizzarla su soluzioni più vicine a canestro in modo che il suo gioco sia più completo possibile. Dal punto di vista caratteriale, invece, risente talvolta del fattore emozionale. Se inizia bene bene la partita poi prosegue alla grande. Se invece sbaglia qualcosa all’inizio, rischia di trascinarsi dietro le sensazioni negative per tutti i 40 minuti».

SARA SAIAS (CUS Cagliari)

Playmaker, 2001 – (30 presenze, 5.2 PPG, 24.6 MPG, 2.6 RPG, 1.2 APG, season high: 20 punti vs Livorno, maggior minutaggio: 37 minuti vs Livorno)

Caratteristiche: «La Mercede Alghero ebbe senz’altro buon occhio quando la prese dal settore giovanile di Assemini – racconta coach Xaxa – Sara non eccelle in altezza, ma nel basket femminile, a mio giudizio, conta conta molto più la rapidità del fisico. Da quando è arrivata al CUS ha acquisito un livello di conoscenza del gioco molto importante per il suo ruolo, e il fatto di lavorare accanto a un esempio come Striulli ha avuto senz’altro il suo peso. Non credo che in Italia ci siano state tante altre ragazze del 2001 decisive quanto lei in una partita senza domani. Questo la dice lunga sul suo potenziale».
Punti di forza: «Sara è un playmaker che può fare canestro in ogni modo: contropiede, penetrazione, arresto e tiro e da tre. Ha un’innata cazzimma che la porta sempre a competere per vincere. In campo non sa cosa sia la timidezza. La responsabilizzazione dopo l’infortunio di Striulli ha fatto sì che migliorasse velocemente nel ‘playmaking’ e nella gestione dei ritmi della squadra».
Spunti per il miglioramento: «Come tutti i giovani è soggetta ad alti e bassi, dunque l’obiettivo, ora, è limitarli il più possibile. Deve, in poche parole, aumentare la costanza delle cose positive che già fa. E questo è possibile solo con il lavoro».

FEDERICA MADEDDU (CUS Cagliari)

Ala forte, 2001 – (29 presenze, 3.8 PPG, 15.9 MPG, 3.8 RPG, season high: 11 punti vs Ponte Buggianese, maggior minutaggio: 24 minuti vs Patti)

Caratteristiche: «Federica ha compiuto un percorso particolare: fino all’Under 16 abbiamo cercato di impostarla come un “3” capace di giocare a tutto campo e di difendere anche sulle piccole. Poi l’infortunio e la crescita in altezza fino ai 183 centimetri attuali ci hanno portati a trasformarla in un “4” con la propensione a giocare fronte a canestro. Nonostante gli infortuni, negli ultimi anni è stata protagonista di una crescita davvero importante».
Punti di forza: «Dal punto di vista fisico è straripante, e questo la rende molto incisiva a rimbalzo. Il suo pregio principale, secondo me, è però la capacità di correre il campo in contropiede. Non ci sono tante ali forti in giro con questa caratteristica. Visti i suoi trascorsi nei primi anni del settore giovanile, inoltre, è sempre a suo agio quando deve muoversi in palleggio».
Spunti per il miglioramento: «Vorrei che inserisse nel suo gioco anche una dimensione di post basso. Ha tutte le qualità per essere incisiva anche in questo modo. E lo stesso si può dire per il tiro dalla media distanza. Come tante ragazze della sua età è inevitabile che debba crescere anche nella tenuta mentale limitando gli alti e bassi. Dal punto di vista fisico, infine, deve compiere un lavoro sulla forza. In sintesi, nella mia visione può realizzarsi diventando un “4” atipico che gioca uno contro uno sia fronte che spalle a canestro, ma che ha anche un tiro da fuori da tenere in considerazione».

SOFIA SORBELLINI (CUS Cagliari)

Guardia, 2002 – (28 presenze, 1.7 PPG, 6.5 MPG, season high: 6 punti vs San Giovanni Valdarno, maggior minutaggio: 16 minuti vs Faenza)

Caratteristiche: «Sofia è una tiratrice pura. Negli anni ha lavorato tanto per migliorare la velocità e l’esecuzione da tre punti. Pian piano anche lei sta acquisendo tutte le regole necessarie per muoversi con criterio in campo rispettando posizioni e spaziature. Non è alta – e come ho già detto non è una caratteristica strettamente necessaria – ma ha tutte le qualità per affermarsi nella categoria come specialista. Il suo ‘modello’, in un certo senso, può essere Arianna Puggioni, tanto per restare in ambito CUS».
Punti di forza: «Il tiro, come già detto. Ha buona meccanica e sensibilità nelle mani. Come altre ragazze che si sono avvicinate alla prima squadra arrivando dal settore giovanile, non ha mai avuto alcun problema nell’approccio con il mondo senior. Anzi, si è sempre confrontata sentendosi alla pari».
Spunti per il miglioramento: «Deve variare maggiormente le scelte in attacco, affidandosi più spesso a soluzioni dalla media e alle penetrazioni. Dal punto di vista difensivo è già cresciuta tanto, ma deve continuare su questa strada. Con il suo fisico può ritagliarsi stabilmente un ruolo in Serie A, migliorando però la forza e la struttura muscolare».

Bonus: VALENTINA ZUCCA (perché ancora la aspettiamo)

Guardia, 2001 – (2 presenze, 5.5 MPG, dopo due infortuni ravvicinati ha annunciato il suo ritiro)

«Quando io e Mauro Mannoni siamo arrivati al CUS, nel 2016, abbiamo stilato un progetto nel quale Valentina doveva diventare la guardia tiratrice della prima squadra. Nell’estate del 2019 ha lavorato tantissimo per arrivare pronta al via della stagione, e nella gara inaugurale contro la Virtus si stava rivelando decisiva. Poi, però, il suo percorso è stato segnato dalla sfortuna. A quel punto ha un po’ mollato, ma ancora speriamo di poterla recuperare».
Caratteristiche: «Ha tutto per dire la sua in Serie A, a cominciare dal tiro da fuori e dalla capacità di attaccare il canestro. Il suo limite è sempre stata la difesa, che però stava pian piano sistemando. Come già detto, nell’estate precedente all’infortunio aveva compiuto quel salto di qualità mentale che la rendeva a tutti gli effetti una giocatrice vera. Aveva gli occhi di chi desiderava assorbire il più possibile. Dopo il primo infortunio stava testando il suo ginocchio e sembrava tutto ok, ma il secondo stop, l’ha totalmente abbattuta. Abbiamo parlato con lei facendole capire che sta lasciando un percorso di crescita comune che coinvolge anche la società. Ora è ferma da un anno e mezzo, ma se vorrà rimettersi in gioco noi saremo felici di accoglierla».

CHIARA LAI (Virtus Cagliari) (in foto di copertina)

Ala piccola, 2005 – (3 presenze, 8.3 MPG)

Caratteristiche: «Chiara è alta (1,77 m, ndr) e ha braccia lunghissime – ci spiega Iris Ferazzoli – le sue caratteristiche fisiche e la sua predisposizione al lavoro la rendono senz’altro molto futuribile. Si è affacciata quest’anno al gruppo della Serie A e si è comportata subito bene. Nonostante lo sviluppo fisico molto rapido stiamo cercando di tenerla lontana da canestro. Ci sarebbe piaciuto diventasse un “2”, ma è più probabile che nel suo sviluppo tecnico trovi una collocazione nello spot di ala piccola».
Punti di forza: «Detto delle caratteristiche fisiche interessanti, ciò che la rende secondo me molto interessante è la capacità di reggere la pressione mentale necessaria per giocare in Serie A. Brava nelle letture, ha ancora del lavoro da compiere in questo senso. Gioca bene lontano da canestro ma ha conosciuto anche la dimensione interna».
Spunti per il miglioramento: «Inizialmente era una giocatrice ‘unilaterale’, nel senso che in palleggio si muoveva soltanto verso destra. Pian piano abbiamo corretto questa tendenza lavorando anche sulla mano sinistra. Si è concentrata sulla difesa ed è migliorata, ma ovviamente c’è ancora tanto da fare».

GIULIA CORDA (Virtus Cagliari)

Playmaker, 2005 – (1 presenza)

Caratteristiche: «Giulia è un playmaker puro. Secondo il mio parere è uno dei prospetti più intriganti di tutta la Sardegna. Per scelte personali e societarie abbiamo potuto inserirla nel gruppo della prima squadra solamente a marzo, ma anche lei si è trovata subito bene e ha dato un contributo interessante nonostante il poco tempo a disposizione».
Punti di forza: «Vede lo sviluppo del gioco con 2 o 3 passaggi d’anticipo. Per ora, ovviamente, nella sua categoria giovanile d’appartenenza, ma ci sono tutti i presupposti affinché possa fare lo stesso anche in prima squadra. Anche la struttura fisica è molto interessante: ha due quadricipiti veramente sviluppati che la portano ad avere tanta forza nelle gambe. Tende sempre alla ricerca dell’assist per la compagna meglio posizionata».
Spunti per il miglioramento: «Deve potenziare il lavoro sulla mano sinistra, visto che pure lei ha la propensione ad attaccare sempre verso destra. Quando non cerca l’assist va al ferro sfruttando il suo ottimo uno contro uno, ma è necessario che arricchisca le opzioni inserendo l’arresto e tiro dalla media. Il salto di qualità, secondo me, lo può compiere creandosi un tiro da tre punti efficace. Così può fare davvero la differenza».

Credits: Basket San Salvatore, Cus Cagliari, Andrea Chiaramida.