L’uomo delle statistiche: Massy Massa

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Giocatori, coach, assistenti, arbitri, ufficiali di campo. E poi ancora dirigenti, procuratori, preparatori atletici. Sono tanti “pezzettini” del nostro amato sport che abbiamo provato a raccontarvi su Basketland in quest’ultimo anno. Ma c’è un’altra figura, per nulla scontata, che agisce nell’ombra. A volte viene poco celebrata, se non addirittura snobbata. Eppure non c’è nessuno che possa fare a meno di loro: sono gli statistici. Armati di pc, passano ai raggi x ogni singolo momento della gara per registrarlo e offrire materiale di studio ai coach, addetti ai lavori e pure a noi, semplici appassionati.

Forse non tanti sanno che proprio la Sardegna può contare su un’eccellenza assoluta nel settore: si chiama Massimiliano Massa, ha 31 anni, è di Cagliari ed è tra i pochissimi specialisti selezionati in Italia per la prossima edizione di Eurobasket.

“Mi sono avvicinato al mondo delle statistiche così per caso – racconta – serviva una mano al Cus Cagliari dell’allora dirigenza Vasapollo, mi chiamarono e accettai. La curiosità per questo settore divenne sempre più grande da farne una passione e poi un lavoro”.
Con le “Stats” non si scherza: per seguirle in maniera professionale è necessario un profondo lavoro di formazione. “Sono cresciuto grazie a Guido Corti, responsabile nazionale degli addetti statistici nonché fondatore di AIASP (Associazione italiana addetti statistici pallacanestro). A livello nazionale gli addetti statistici sono richiesti dalle leghe e federazioni. Esiste un servizio che si paga in base alla quota prevista nelle DOA, a livello internazionale gestisce tutto la Fiba. In Italia la formazione certificata viene fatta solo dall’AIASP con i vari workshop durante l’estate o qualche settimana prima dell’inizio dei campionati”.

La gavetta di “Massy”, come tutti lo chiamano nel mondo del basket cagliaritano, è stata piuttosto lunga, ma soddisfacente: “Mi sono cimentato in Trofei delle regioni, Serie A1 e A2 femminile, Serie B maschile, gare della nazionale italiana e vari tornei internazionali. Diciamo che di partite ne ho scoutizzato parecchie, ma a breve arriverà il bello proprio con l’Europeo maschile senior. Credo sia la ciliegina per tutto l’impegno e il tempo speso sui campi”.
Ma quali sono gli ingredienti fondamentali per scoutizzare la pallacanestro? “La precisione e la professionalità, sono due elementi imprescindibili – spiega – e non si ha voglia è meglio stare a casa a vedere la tv o stare sugli spalti. Purtroppo vediamo nei vari campionati nazionali personaggi non formati a dovere e riguardando varie partite con le statistiche alla mano si capisce subito quante cose sono state omesse”. E non si tratta certo di dettagli trascurabili: “I giocatori e le giocatrici non vivono solo delle partite e degli allenamenti ma anche grazie alle statistiche che rispecchiano tutti i dati delle partite – sottolinea -, attorno alle statistiche c’è un mondo nella quale i procuratori possono lavorare meglio con dati veritieri e avere il meglio per le proprie assistite”.

Fare le statistiche è, spesso, un vero e proprio lavoro di squadra: “Sul campo è sempre meglio essere in tre: colui che scrive più due aiutanti (“caller”) che dettano le azioni. Meglio una squadra a testa per non stancarsi troppo”. Anche perché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo: “Le maggiori criticità durante la partita possono essere tante – aggiunge – per esempio essere relegati in una posizione scomoda per vedere la partita, o avere il computer poco performante. L’importante è non farsi prendere dal panico e continuare a fare lo scout, qualunque cosa accada”.
Anche in questo settore, l’Isola paga dazio: “Le figure professionali di questo genere scarseggiano perché purtroppo abbiamo poche squadre nei campionati nazionali. Io, Daniele Demurtas e Matteo Brundu (i due statistici della Dinamo Sassari) siamo gli unici tre rilevatori in Sardegna certificati dalla Fiba. Abbiamo ottenuto questa certificazione svolgendo un workshop di varie lezioni tutto in inglese con insegnanti certificati Fiba”. Con lui all’Europeo ci saranno, invece, Paolo Zandalini, Emanuela Dalla Costa, Roberto Molteni, Matteo Semoventa, Nicola Plebani.

Il sogno è quello di diventare un professionista a tutti gli effetti: “La possibilità esiste – conclude – dipende tutto dalla volontà e dalla determinazione”. Due virtù che “Massy” Massa conosce sicuramente molto bene.