Serie C maschile: guida alla stagione 2021/22

Nove squadre a contendersi il massimo campionato maschile sardo. Chi vincerà?
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Squadre ai nastri di partenza della serie C maschile sarda, con due candidate al titolo regionale: Esperia Cagliari e Ferrini Quartu, con diverse squadre che possono essere l’ago della bilancia in un campionato che si prospetta interessante. Non solo perché schiera coach di elevata esperienza, ma anche perché mette in mostra tanti giovani e riscopre senior che non perdono il vizio di segnare e di insegnare… Vediamole una ad una!

FERRINI QUARTU – Il giusto mix e tanti ritorni

Assente nel torneo della ripartenza, torna nel campionato che l’aveva vista gran protagonista nel 2019/2020, con una cavalcata in testa alla classifica da imbattuta sotto la guida di Simone Grandesso Silvestri. Ora il coach si chiama Alessio Buffa, quartese d’origine che si è formato fuori dall’Isola. A lui spetterà il compito di far esprimere al meglio i giovani del roster, coadiuvati dal gruppo storico dei senior Pedrazzini, SamoggiaPutignano, Graviano, più gli innesti di Matteo Salone, ex Esperia, e il ritorno di Saba. Tra i giovani, occhi puntati su Alessandro Gaspardini (2002, ala), dotato di grande atletismo, Gabriele Marras (2001), cresciuto nella Scuola Basket Cagliari e capace di far alzare qualche sopracciglio nella sua esperienza biennale a Sestu, e Michele Vadilonga (2006), quest’ultimo giovanissimo prospetto della cantera giovanile della società di via Pessina.

ESPERIA CAGLIARI – La corazzata 

La squadra campione in carica. Sfumata l’opportunità dell’iscrizione alla C Gold, la squadra allenata da coach Federico Manca riparte con un roster solido, destinato a recitare il ruolo della favorita. L’esperienza del gruppo senior guidato da Fabio Villani si aggiunge alla verve della coppia Ludovico Sanna (MVP Basketland dell’ultimo torneo) – Giuseppe Floridia, che anche quest’anno promette scintille. Interessante l’innesto di Riccardo Picciau, che garantisce punti e fisicità nel reparto esterni.

OLIMPIA CAGLIARI – La bella gioventù

I ‘Pumas’, come da tradizione degli ultimi anni, avranno un’impronta spiccatamente giovanile. Tra i tanti, ci ripromettiamo di seguire con attenzione Emilio Sechi, scuola Esperia. Interessante il ritorno di Gabriele Passa, che ha indossato i colori biancoverdi anche sui palcoscenici nazionali. Realizzatore puro e attaccante con pochi eguali in tutto il campionato, forse per la prima volta in carriera avrà sulle spalle un compito da ‘chioccia’. La sfida è interessante, siamo curiosi di vedere come andrà.

IL VELIERO CALASETTA – Pirati all’arrembaggio!

La bellissima meta per le vacanze nel sud Sardegna è anche un centro che vuole tornare a pulsare dal punto di vista cestistico. La società ha chiamato coach Danilo Magiera, con importanti esperienze nel giovanile, per settore una squadra che pullula di millennials e conta sui suoi veterani d’adozione: l’argentino Barreiro (1988) e Alessandro Welrich (1995). La new entry è Paganucci (2001), di scuola EuroBasket Roma. Degni di menzione Francesco Sanciu (2002), ex Olbia e Sestu, e Lorenzo Vigo (2003). «Proponiamo un quintetto interessante, anche dal punto di vista fisico – è il commento di Magiera – Lo scopo è quello di riformare una squadra, anche con giocatori del vivaio locale e dell’hinterland, alla quale gli stessi calasettani possano affezionarsi. Abbiamo tanti giovani al ballo dei debuttanti, capiremo nel corso della stagione quanti di loro possono tenere il campo».

BASKET ANTONIANUM – Mina vagante

A Pierfrancesco Zurru il compito di amalgamare una squadra che può essere competitiva e far male anche alle squadre più blasonate. Ai fratelli Locci, Jordan e Polledo, insieme all’infaticabile Ruggeri, si aggiungono i giovani Astara (2000), Argiolas (2002), Saba (2002) e Boi (2004). Per noi il più pericoloso è Daniele Locci, che in passato ha dimostrato di poter dire la sua anche nel campionato di Serie B. Potenzialmente è sempre in grado di decidere le partite.

SEF TORRES – Una visione di futuro

Coach Pietro Carlini continua a far crescere il suo gruppo storico dell’under 19, dove il più grande è Pisano (1999), mentre Sanna (2003) e Martis (2001) hanno già assaggiato i palcoscenici del professionismo con la Dinamo Sassari. Non c’è un leader, tantomeno il talento che segna di più, piuttosto una buona squadra che corre e si esalta. «L’intenzione è quella di costruire un modo di giocare per il futuro», è il pensiero di Carlini, che ha esperienza da vendere e tanta pallacanestro da insegnare.

SANT’ORSOLA SASSARI – Corsa al podio

Una squadra che vanta esperienza di lungo corso già dallo staff, con coach Giampaolo Mazzoleni e il vice Federico Rotondo, composta da sei senior (Piras, Basoli, Cordedda, Tola, Spano e Casula) e otto giovani che avranno l’occasione di mettersi in mostra. Avranno spazio Piras (2002), Obino (2003), Tola (2003) Vargiu (2004) e altri che si stanno ritagliando un minutaggio, più Dore (2006) che si allena con la prima squadra. «Festeggiamo prima di tutto la ripartenza – ha dichiarato Mazzoleni – Ringrazio il presidente Giuseppe Bellino che mi ha dato le chiavi di una società che, con pazienza ed entusiasmo, lavoro e regole, vuole tornare a competere alla pari delle squadre che si contendono le vittorie più belle. L’obiettivo è costruire un’identità di squadra e un gruppo forte. Cerchiamo di andare subito dietro alla Ferrini, che con un mix di senior importanti è stata costruita con intelligenza, e all’Esperia, vera e propria corazzata».

Il presidente Bellino con la nuova maglia del Tavoni Sant’Orsola

CUS SASSARI – Duri e puri

Il riconfermatissimo Gabriele Sassu è l’allenatore di una squadra che ha esperienza e cattiveria cestistica. Gli over Dellacà e Piras completano una squadra che schiera quasi interamente giocatori del vivaio e che esordiranno per la prima volta in campionati senior, come Jacopo Pinna (2003) e Roberto Delia (2005). «Il focus è sicuramente quello di tenere la categoria – ha dichiarato Sassu, al suo 5° anno consecutivo sulla panchina Cus – La maggior parte dei ragazzi farà l’esordio in questo campionato, quindi testa e pazienza».

BASKET URI – La sfida più bella

Coach Antonio Mura ha obiettivi sfidanti per una società giovane che ha passione ed entusiasmo. Se da una parte sarà Amarcord con vecchie glorie come Zoagli, Giordo, Schintu, Masu, Spanu, Spissu e Flumene, che a detta del coach «si allenano come ai tempi dei campionati Juniores», dall’altra si tratterà di amalgamare giovani prospetti come Edoardo Fadda (2000), play realizzatore di talento. Alessandro Demuru, Matteo Sanna e Salvatore Panai, quest’ultimo un 2007 di scuola Uri, completano il roster. Con etica e impegno, si darà una seconda vita a molti grandi, ma anche a ragazzi che hanno meno spazio in altre squadre e che in questo gruppo hanno ottime chance di crescere.